La donna ha fallito. Finalmente!
donna, Federica Pellegrini, uomo, vittoria
Scrive Emanuele: “Vorrei sottoporre un tema legato alle Olimpiadi, in particolare a quanto sta succedendo a Federica Pellegrini. Premetto che non sono un grande appassionato né della sport né della Pellegrini, ma in questi ultimi giorni sto assistendo a qualcosa che mi lascia l’amaro in bocca. Federica Pellegrini, esaltata dopo le vittorie alle passate Olimpiadi, più volte campionessa mondiale, esaltata dalla stampa italiana quando faceva comodo e reginetta del gossip caciarone (non si quanto per sua scelta) quest’anno non ha vinto medaglie ai Giochi Olimpici. Ci può stare visto che si è confrontata con le migliori atlete al mondo. No ci sta invece il termine che più spesso ho visto per giudicare la prestazione di Federica: flop. Non conta il valore delle avversarie, l’impegno e i sacrifici fatti per le olimpiadi. Flop. Ma perché quando altri in passato hanno deluso le aspettative non si è usato lo stesso metro di valutazione? Se fosse stato un uomo, sarebbe stata la stessa cosa? A pensar male si fa peccato ed io, purtroppo, sono un grande peccatore”.
magal1
Non sono d’accordo. Se prendiamo il caso di due nuotatori uomini (Magnini, fra l’altro compagno della Pellegrini, e Dotto), e del loro di “FLOP”, credo che la disfatta sia stata enfatizzata con lo stesso tono con cui da sempre nello sport succede (se oggi vinci sei un dio se domani perdi una mezza calzetta).
Piuttosto mi sentirei di sottolineare la dignità con cui la Pellegrini ha pacatamente ammesso di aver fatto del suo meglio, ammettendo che non sempre si può essere vincenti. Al contrario del fidanzato che ha attribuito la sua personale sconfitta allo scarso feeling con l’allenatore e alla cattiva guida nella preparazione, senza assumersi responsabilità della sua performance (chi ha nuotato in vasca?)
Ad ogni modo, nuoto a parte, credo che bisogna evitare di rintracciare spicciole discriminazioni di genere anche dove queste non sono evidenti.
La sterile polemica non è costruttiva.