Je suis… Macron
differenze, Macron, stereotipo
Nel giorno della liberazione ci siamo, forse, liberati da uno stereotipo. Lui può essere molto più giovane di lei, e perdere la testa. Il nemmeno quarantenne Macron sta combattendo l’ultima battaglia per conquistare l’Eliseo al fianco di una donna visibilmente più grande di lui. I bene informati hanno subito fatto notare che tra i due e Melania e Donald c’è la stessa differenza d’età. Al contrario, però. Quando ad essere più giovane è lei la differenza d’età fa, ormai, poca notizia. Ma in questo caso ecco che cade l’ultimo tabù. La futura first lady potrebbe essere una figura che nulla a che vedere con le première dame alle quali il passato ci ha abituato. Un bello scossone (certo, oltralpe possono vantare precedenti illustri, Diana di Poitier, che viaggiava sulla sessantina, aveva fatto pazzamente innamorare il marito di Caterina de’ Medici, Enrico II, coetaneo del nostro aspirante Presidente francese…). E forse è proprio quello che ci vuole. Qualcuno che ci metta di fronte al fatto che non esiste un percorso tracciato, non esiste un’unica via con la quale possiamo affrontare le cose. Focalizzarci sul gossip legato alla differenza d’età è terribilmente banale. Macron ci sta mettendo di fronte al fatto che tutto il nostro mondo è cambiato, che non esistono schemi da copiare: nella società la vera sfida sarà accettare, valorizzare e convivere con le differenze. E per farlo ci vuole cervello. Quando troviamo qualcuno che con la sua intelligenza ci ispira e ci guida, ecco che età e colore della pelle devono passare in secondo piano. Ci vuole carattere e coraggio per presentarsi al mondo con una compagna che potrebbe essere scambiata per la madre. E di inutili idioti il mondo è già pieno.
Claud
Parole sante che fanno bene alle donne e alla loro bellezza! Grazie