DIRIGENTI DISPERATE – di Marina Fabiano
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Capita a fagiolo, il libro di Chiara Lupi, che racconta le donne e la loro vita spericolata alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra incombenze e soddisfazioni, scelte personali e aspirazioni professionali. Umberto Veronesi, in questa breve estate soporifera e accaldata, usa il pulpito del Corriere della Sera per magnificare le virtù femminili, addirittura ne cita i parecchi punti di forza rispetto agli uomini. E sottolinea quanto le aziende produrrebbero meglio e ne beneficerebbero in abbondanza se soltanto fossero così lungimiranti da occupare più elementi femminili, e in posizioni di maggior potere.
Chiara Lupi ci è arrivata con un attimo di anticipo, a questa indiscutibile riflessione, e la condivide in un testo attuale e ben argomentato. Ironica e divertente, la prima parte, intitolata “la sindrome di Bree” a ispirazione della ricerca di perfezione di una nota protagonista – Bree van de Kamp – della seguitissima serie televisiva “Desperate Housewives”. Rispecchia con disincanto la cruda realtà quotidiana della “donna che insiste nel voler perseguire una carriera professionale, e pure costruirsi una famiglia, con tanto di prole”. Le donne lettrici, lavoratrici o aspiranti tali, si riconosceranno nelle situazioni descritte: speriamo che gli uomini lettori, caso mai fossero talmente curiosi da leggerlo, ne rivedano le figure delle loro partner, delle colleghe, forse anche delle mamme, e ne traggano rispetto.
La seconda parte, bella corposa e articolata, raccoglie le interviste che la stessa autrice, esperta giocoliera nei ruoli di mamma e professionista dell’editoria, ha raccolto da donne che hanno qualcosa da condividere. Donne che occupano posizioni di prestigio in aziende a conduzione prettamente maschile, che hanno cavalcato la tecnologia, che hanno capito i vantaggi della diversità e hanno saputo farli apprezzare, che hanno ascoltato le proprie passioni, che non si sono lasciate condizionare dal sistema ma lo hanno cambiato, che hanno riconosciuto l’ambiente giusto e lo hanno reso migliore, che hanno avuto il coraggio di seguire il proprio istinto e di non accettare compromessi penalizzanti.
E’ un libro che parla del lavoro e delle donne, non solo di chi occupa posizioni dirigenziali. E’ scritto da una donna che lavora, quindi un’esperta a tutto tondo, una che sa perchè fa, vede, racconta. Una lettura davvero gradevole, leggera all’apparenza, ricca di spunti per poter anche noi, nel nostro piccolo, contribuire al sogno di un mondo davvero paritario.