Di Pino Azzati
Il titolo gia di suo è molto interessante, vorrei aggiungere che potresti inserire nel libro anche il capitolo “Ci vorrebbe un marito” perchè in alcuni casi (vedi il mio) quando perdi un lavoro, (cosa che attualmente succede a tanti) che per tanti anni ha contribuito alla realizzazione di tua moglie
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Di Margherita Bocconi
Una moglie sarebbe fondamentale, ho letto il titolo del libro e mi sono rispecchiata, avrò detto questa frase centinaia di volte negli uimi decenni, ma anche i figli (passata l’età delle tate, pappe pediatri, etc) possono essere un supporto che fa la differenza e non solo dal punto di vista psicologico.
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Di Lauro Venturi
Ho navigato a lungo sul sito e la considerazione di fondo è: se queste sono le dirigenti disperate, non oso pensare all’energia liberata da quelle piene di speranza.
Chiara non è certo una “desperate housewive”, anche se conoscendola più del livello superficiale e meno dell’amicizia posso intuire sprazzi di perfezionismo, sempre però gestiti con il buon senso della subottimalità e della imperfezione (che mai è trascuratezza).
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Ogni 1000 matrimoni si registrano 297 separazioni e 181 divorzi. Un bel problema per un Paese cattolico. E poi la famiglia e’ garanzia di ordine sociale. Se lasciar fare alle frecce di cupido porta effetti devastanti meglio giocare d’anticipo e fare un salto indietro nei bei vecchi tempi. Che siano mamma e papa’ a scegliere, vista la provata incapacita’ delle nuove generazioni a costruire legami stabili. L’autorevole autore della proposta pero’ ha scordato un dettaglio sostanziale per l’attuazione della salvifica proposta. Nella famiglia del terzo millennio i papà e le mamme sono già più di due, la famiglia allargata ha preso piede alla grande. Un piccolo esercito di nonne, zii, cugini e parenti acquisiti vari. Come faranno a mettersi d’accordo?