La sensazione è che si stia divaricando la forbice. Come i ricchi diventano sempre più ricchi e il ceto medio si sfalda allargando le fila dei nuovi poveri così, leggendo i giornali in questi giorni, la sensazione è che il divario tra il mondo occidentale e il mondo medio-orientale stia raggiungendo traguardi significativi. Questo divario, guarda caso, riguarda la condizione femminile.
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Donne e lavoro. Continuiamo a parlarne perché il tema merita l’attenzione di tutti. C’è bisogno di fare, e di fare adesso. Le iniziative per sostenere il lavoro femminile non sono più rimandabili. Ne parliamo in questa intervista con il deputato Alessia Mosca l’anima, insieme e con la sua collega dello schieramento opposto Lella Golfo, della più avanzata legge in tema di quota rosa. Al punto che ora Viviane Reding si sta adoperando per farla adottare anche ad altri Paesi dell’Unione Europea.
La vita delle donne manager è durissima. Certamente, lo è più di quella degli uomini nelle stesse posizioni. L’avventura di una carriera al femminile pare spesso una ‘mission impossible’ e, quando arriva il momento di dedicarsi anche a un progetto familiare, molte donne ridimensionano i propri obiettivi professionali, non vedendo una soluzione alle difficoltà organizzative imposte dalle incombenze extra-lavorative. Perché tocca alle donne questa rinuncia? Questione culturale, retaggio di un passato che si trascina pesantemente nel nostro presente e condiziona molte di noi, tra sensi di colpa e mancanza di alternative, che costringono a sacrificare una parte importante della nostra vita. Ma qualche storia a lieto fine la conosciamo e vogliamo raccontarvela, sperando che sia d’ispirazione per tutti coloro che il problema non se lo sono posto, o che lo definiscono ‘superato’.
Effetto D, di Luciana d’Ambrosio Marri e Marcella Mallen.
Storie esemplari di donne che hanno originato pagine orientate alla riflessione sul lavoro e sulla leadership, mediate dalla esperienza e sensibilità delle autrici con una lunga attività alle spalle, fatta di luci e ombre, e con la voglia di esplorare nel vivo la vita organizzativa. Questo è Effetto D, un libro che non vuole proporre modelli ma racconta storie di donne che si sono impegnate nella professione che hanno scelto e da cui trarre insegnamenti. Nessun modello dato ma narrazioni alle quali ispirarsi. Storie permeate da ironia, capacità di prendersi in giro, di non drammatizzare – come scrivono le autrici – ma, semmai, di alleggerire la situazione disarmando gli interlocutori. Nella nostra società ‘liquida’, dominata da complessità e ambiguità, i modelli potrebbero non servire più, per la loro rigidità, a soddisfare bisogni nuovi. Abbiamo bisogno di conoscere da vicino donne normali ma a modo loro un po’ speciali che si sono preparate a lavorare studiando, con impegno e passione, senza sacrificare se stesse e la proria autenticità. Di queste donne abbiamo bisogno, perché come ha scritto Alessandra Perrazzelli – Presidente di Valore D, Responsabile International Regulatory and Antitrust Affairs del Gruppo Intesa Sanpaolo – nella prefazione, puntare sul talento delle donne è fondamentale per la crescita delle aziende, dell’Italia e dell’Europa.
