Ci vuole un atto di fiducia

, , , , , , ,

Non fare figli è l’ultima difesa del lavoro femminile. Parole forti, pronunciate questa mattina da Marco Russomando, Head of Global Mobility and Benefit di Unicredit, uno dei nostri relatori all’evento che abbiamo dedicato al welfare aziendale. Una mattinata dedicata agli strumenti che le aziende possono mettere in atto per offrire servizi ai dipendenti, ottimizzando il costo del lavoro e migliorando il clima aziendale. Si parla di servizi alla persona, di strumenti per supportare le famiglie. Il problema, come ha sottolineato Franca Maino, Docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano e direttrice del progetto di ricerca ‘Percorsi di secondo welfare’, non è solo il divario tra occupazione maschile e femminile nel nostro Paese ma anche il divario verso gli altri Paese Europei. Come dire, anche le aziende hanno la responsabilità di offrire servizi di supporto alle famiglie se non vogliono rinunciare a una parte consistente di talenti che non hanno modo di esprimere le loro potenzialità perché impegnati a fare altro. Il 18% delle donne non rientra al lavoro alla nascita del primo figlio, giusto per riportare un dato emerso stamattina. È un peccato, la correlazione tra aumento dell’occupazione femminile e crescita del Pil è cosa nota. Ecco che le imprese hanno una grande responsabilità, che non si può ridurre nel mettere in atto politiche che hanno come obiettivo aumentare il benessere del microcosmo che le riguarda. Le aziende devono mettere in campo azioni per evitare che il talento che è in circolo – se le donne si laureano prima e meglio vorrà dire qualcosa –  non si disperda. Ne va della nostra crescita, ne va del benessere di tutti. Ieri pomeriggio a Milano il ministro del lavoro Enrico Giovannini ha detto che assumere un giovane è un atto di fiducia, un investimento sul futuro. Anche assumere una donna e sostenerla nel momento in cui decide di diventare madre lo è.

Comments (3)

  • Credo sarebbe interessante analizzare da questo punto di vista il caso Luxottica. Probabilmente rappresenta un punto di luce nel grigiore di cui si parla.

  • mmm… vedo della retorica… il problema non è che le aziende non sostengono le donne che, di loro spontanea volontà, lasciano il lavoro. è che le licenziano o non rinnovano il contratto all’annuncio della maternità!!!! io incontro caso ovunque di questi tempi!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cookie Policy | Privacy Policy

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - Milano - TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24 - info@este.it - P.I. 00729910158

logo sernicola sviluppo web milano