Intervista a Enza Fumarola
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Un valido aiuto alle donne potrebbe derivare proprio dalle tecnologie, fattore abilitante per avvicinare di più le donne al lavoro. Un supporto concreto si trova ad esempio negli strumenti che le tecnologie ‘mobile’ mettono a disposizione. Quale il suo parere in merito?
Penso che un’intelligente gestione di questi strumenti sia il complemento essenziale per rendere praticabile quanto ho già affermato. Cosa impedisce a un manager (uomo o donna che sia) di rimanere a casa una mattina, rintracciabile al telefono o via mail, e magari nel frattempo chiamare il pediatra che dovrà visitare il bambino? Tuo figlio si ricorderà di te, del fatto che eri con lui e nessuna attività importante sarà stata bloccata. Sono spazi, questi, che noi offriamo alle donne che lavorano con noi, indipendentemente dal ruolo. Ci aspettiamo correttezza e professionalità. A oggi non sono stata delusa… anzi.
Esiste ed è praticabile, secondo lei, un modello di azienda ‘al femminile’?
Pensare al femminile vuol dire essere creativi, a volte meno razionali, ma con un contributo di sana emotività. Se azienda al femminile vuol dire non un’azienda di sole donne, ma un’azienda capace di valorizzare la diversità e complementarietà di certe caratteristiche, allora sì. Penso sia possibile e penso sia anzi necessario. Sarà un modo per uscire dal taylorismo intellettuale e costruire una società dal modello economico orientato al sociale, all’etico, al green…
Si parla oggi di ‘diversity management’. È superata in realtà la diversità di genere poiché oggi con questo tema si intende l’integrazione delle diverse culture presenti in azienda. Quale il valore delle differenze, secondo lei, e quale l’approccio della sua azienda?
Il diversity management è stato coniato per offrire una risposta al tema ben più complesso della globalizzazione culturale. Penso che culture diverse conducano a un brainstorming costante, progressivo. Il valore tende all’infinito, se si è pronti a non vedere come una barriera le opinioni diverse. Ma questo in molte organizzazioni è un tema irrisolto, indipendentemente dalla presenza o meno di diversità sessuali o culturali. La nostra azienda è facilitata nell’affrontare questo tema.
In che modo?
Infor è un’azienda internazionale, presente in oltre 80 Paesi. Ha saputo legare ogni Paese a una specifica caratteristica e quindi a un lavoro. Questo ha voluto dire cogliere nella diversità un’opportunità di business. A livello personale, chi non accetta il confronto non può essere parte di un gruppo le cui radici sono multiculturali.
Enza Fumarola è Country Manager di Infor Italia, dopo aver rivestito nell’ultimo periodo la carica di General Manager per la business unit Enterprise Resource Planning (ERP) dell’azienda. È responsabile di tutte le soluzioni Infor per il financial management, il performance management, l’enterprise asset management e la supply chain in Italia. Enza Fumarola vanta una grande esperienza nel software aziendale grazie alle posizioni chiave che ha ricoperto in SSA Global, Baan e in altre aziende leader nel settore software e in società di consulenza in Italia. Prima dell’acquisizione da parte di Infor, Enza Fumarola ricopriva il ruolo di Direttore Generale Italia, Grecia e Turchia di SSA Global e precedentemente è stata Professional Services Director per il Sud e l’Est Europa dell’azienda.
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