La soddisfazione in un armadio
crisi, femminile, identità, lavoro, professione, uomo
Un’amica rimane a casa dal lavoro perché le devono consegnare un armadio. Un fatto banale in sé ma che richiede – noi donne lo sappiamo – la massima attenzione. La nostra. Che gli armadi son cose che riguardano l’universo femminile, inutile che ce la raccontiamo. Le mando un messaggio per sapere come va. “Qui l’armadio avanza – risponde -. Ma un caos! Ho dovuto svuotare tutta un’anta (3 mt di altezza) del vecchio per dargli 6 ripiani… ho tutto sul letto e un nevischio di polistirolo ovunque. Stasera mi metto i guantini di lattice e… massaia disperata! Ma poi che soddisfazione!”.
Le ho chiesto l’autorizzazione a riportare pari pari la sua mail nel mio post. Perché lei ha fatto emergere un tema centrale, che riguarda la nostra identità. La soddisfazione dell’avere le cose a posto, dell’avere una casa che funziona bene è tutta femminile, mettere ordine, occuparci dei nostri cari ci appaga. Per questo, come ho già scritto in molte occasioni, le donne reagiscono meglio alle crisi. Gli uomini hanno bisogno di una ‘scrivania’, devono identificarsi con la loro professione. Le donne molto meno. Voi cosa ne pensate?
Carlotta
Ne parlavo giusto ieri con un amico. Lo spunto era diverso, niente armadi o cose simili, ma credo che il tema sul quale ci siamo confrontati sia abbastanza in linea. La mia sensazione è che nel lavoro gli uomini trovino maggior soddisfazione nel far fare, intendo far fare ad altri, quindi piuttosto gestire, essere leader, qualsiasi cosa voglia dire. Generalizzando (che non va mai bene ma se non si generalizza facciamo prima a non dire mai nulla) ho l’impressione che gli uomini preferiscano soddisfare il loro desiderio di fare, in prima persona, di “mettere le mani nella nuda terra” attraverso hobby o passioni che relegano nei tempi extra lavoro, mentre in ufficio, come dici tu, la scrivania intesa come plancia di comando la fa ancora da padrone. Le donne invece spesso amano fare comunque in prima persona, sia nella vita personale che professionale. Non è questione di capacità diverse, credo solo di fonti di gratificazione diverse. E può anche essere un gran valore tutto questo se lo si mette a reddito, cosa non banale.
Chiara Lupi
Quando per presentare il blog ho scritto che dovremmo, uomini e donne, imparare a ‘girare’ più in sintonia, intendo proprio questo. Dobbiamo imparare a valorizzare quello che sappiamo fare meglio, nelle organizzazioni e nella nostra vita.