L’energia dell’Africa
Alassane Ouattara, Costa d'Avorio, Diana Bracco, Dominique Ouattara, Expo 2015, innovazione tecnologica, lavoro femminile, lavoro minorile, sviluppo sostenibile
‘Quando ci si occupa del proprio popolo e del suo benessere, le persone non hanno esigenza di gettarsi nel mediterraneo per raggiungere altri Paesi’.
Partecipo in Expo alla giornata dedicata alla Costa d’Avorio e mi colpiscono le parole del Presidente della Repubblica Ivoriana, Alassane Ouattara.
In un breve discorso il Presidente trasferisce un quadro chiaro del suo Paese e delle motivazioni che dovrebbero spingerci ad averne maggiore considerazione. Il governo è impegnato nella lotta alla malnutrizione e la ricerca scientifica, insieme con nuovi modelli produttivi, stanno già dando ottimi risultati. Dal 2011 a oggi è triplicata la produzione del riso e l’innovazione tecnologica contribuirà a migliorare lo sfruttamento delle terre. La Costa d’Avorio è il primo produttore mondiale di cacao e sono intensive le coltivazioni di banane e ananas. Un Paese con grandissime potenzialità di sviluppo e in grado di dare lavoro a tutti i suoi abitanti. Soprattutto ai giovani, che non devono cercare altrove le opportunità che il Paese è in grado di dar loro. Al pranzo ufficiale, di fronte a Diana Bracco, Presidente di Expo, siede la Première Dame Dominique.
Affiora il tema dello sfruttamento minorile nelle piantagioni. La Première Dame – che è Presidente della Fondazione Children for Africa, e quindi attiva in prima linea nella lotta allo sfruttamento del lavoro minorile – è stata nominata Presidente del Comitato Nazionale di Sorveglianza delle azioni per contrastare lo sfruttamento dei minori. Il Comitato ha adottato un Piano d’Azione Nazionale per la riduzione del lavoro minorile i cui risultati sono stati riconosciuti dal Dipartimento di Stato Americano, che ha indicato la Costa d’Avorio tra i paesi virtuosi nella lotta per la tutela dell’infanzia. Ma, come dice la Première Dame, per modificare la codizione dell’infanzia, bisogna impegnarsi per sostenere le donne. Difficile avere bambini felici se le donne stanno male. Per questo ha creato un fondo per finanziare microprogetti imprenditoriali in modo da garantire l’indipendenza economica delle mamme. Importante guardare a questo continente come bacino di opportunità imprenditoriali. Ma anche attingere a un po’ della sensibilità dei suoi governanti non credo ci farebbe male. In fondo l’Expo anche a questo serve. Ad avvicinarci ad altre culture. Noi che siamo stati la culla del Rinascimento, mai come oggi abbiamo necessità di trovare nuovi modelli, altre ispirazioni, valori forti cui aggrapparci. Guardare con quanta energia altrove si cerca di cambiare il corso delle cose, dovrebbe rappresentare uno stimolo anche per noi.
Eugenio Bastianon
Ci vorrebbe qualcosa come la fisica quantistica o la teoria della relatività, che hanno rivoluzionato la fisica. Ma di Einstein oggi non se ne vedono.In fondo, lo stesso Obama non ha rappresentato quel cambio di paradigma che sembrava promettere.
Forse il nuovo rinascimento verrà proprio da paesi e culture emergenti.
L’occidente – per dirla con il prof. Severino- potrebbe essere esaurito
Credo che un’analisi delle dinamiche attuali proprie delle grandi religioni fornirebbe verifica sperimentale della mia ipotesi