L’importanza di essere Lorena
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Questa settimana l’amico Giovanni Volpe di Comites ha organizzato una serata dedicata al lavoro femminile. Le riflessioni sono partite dal mio libro Ci vorrebbe una moglie. Molti che hanno trovato il tempo per lasciare i propri impegni e raggiungerci (e per questo li ringrazio) si sono lasciati coinvolgere dalla discussione. Abbiamo parlato dell’importanza di costruire gruppi nei quali la presenza di uomini e donne non sia troppo disequilibrata, delle competenze che servono oggi alle nostre organizzazioni, dell’importanza, per le donne, di costruire un proprio percorso al di fuori dell’ambito famigliare. E qui interviene una gioviane donna, madre di due bimbi piccoli, moglie part-time (il marito lavora a Parigi e rientra nei fine settimana, forse). E’ responsabile di produzione di un’azienda manifatturiera e ci regala una riflessione sull’identita’ femminile. “Ho due bimbi meravigliosi – dice – e una bella famiglia. Ma non voglio essere solo la mamma e la moglie. Io voglio essere Lorena Zoia, con tutto quello che la mia personalità e identità puo’ portare. Non voglio che ci si rivolga a me solo per chiedermi di preparare il pranzo; ho studiato e ho tanto da dare, anche al di fuori del mio ambito famigliare, per quanto meraviglioso possa essere. E voglio farlo, a costo di fare sacrifici”. Grazie Lorena, sono questi i messaggi che le lettrici di questo blog hanno bisogno di leggere.