Lo sciopero del catering
conciliazione, famiglia, figli, parità, uguaglianza
Quest’anno in casa mia facciamo i conti con esigenze diverse: i miei figli devono cenare quasi tutte sere alle 7 per poi correre ai loro allenamenti di basket e io a quell’ora sono ancora in ufficio. A volte corro a casa e butto la pasta, a volte no. Sono grandi e perfettamente in grado di arrangiarsi. Ciononostante Andrea, tra il serio e il faceto, mi ha comunicato di aver notato un preoccupante peggioramento del servizio di catering. ‘Se non vuoi più fare la mamma, dillo. non c’è problema…’. Cito testualmente. A valle di un leggero diverbio ieri mi ha telefonatoi alle 18.45 esordendo: ‘Scusa se ti disturbo, vorrei sapere se per caso riesci a tornare a casa, altrimenti non ti preoccupare, alla cena per me e Giovi penso io’. Meglio. Tuttavia non mi sento fuori pericolo. La cronaca mi fa dire che la guardia deve restare alta. Leggete qui.
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