Di Serena Poerio
Le donne, secondo Chiara Lupi, autrice di un libro che tratta il tema di un management femminile alla deriva, sono costantemente divise tra lavoro e famiglia, alla ricerca di un punto di equilibrio tra vita professionale e privata.
Il testo non vuole essere un manuale di vita, piuttosto un messaggio per vivere in armonia il proprio status di donna, moglie, mamma e manager.
L’obiettivo del libro è quello di proporre percorsi possibili, raccontando storie da cui prendere esempio e spunto.
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di Valentina Paternoster
Un libro diviso in due – un po’ come la vita delle donne del XXI secolo – che apre tante questioni
Titolo molto accattivante. Ma le donne sono davvero manager disperate?
E’ giusto partire dal titolo. Perché incarna lo spirito con il quale ho voluto affrontare un tema molto serio. Le donne che devono conciliare un percorso professionale o imprenditoriale con gli impegni familiari sono in difficoltà. L’importante però è evitare di piangersi addosso e affrontare i problemi con uno spirito un po’ scanzonato. Del resto questo è uno dei difetti di noi donne…ci prendiamo troppo sul serio, siamo malate di perfezionismo, piene di sensi di colpa. Un po’ di leggerezza non guasta.
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di Norman di Lieto
1) Dott.ssa Lupi, in Italia è davvero così complicato conciliare l’attività professionale con quella di mamma ?
Il problema della conciliazione rimanda a un equivoco di fondo, irrisolto, del nostro Paese. In Italia tutto ciò che riguarda i servizi all’infanzia viene considerato un aiuto per la donna che lavora. In realtà questi servizi non devono essere percepiti come aiuti alle donne ma alle famiglie, questo il problema. Perché la cura dei figli deve ricadere sotto la responsabilità delle famiglie, non solo delle madri. Mentre invece ricorre il pensiero che le madri vadano aiutate. Certo che hanno bisogno d’aiuto, ma è necessario cambiare logica: servono politiche che sostengano il nucleo familiare.
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Guardarsi dentro. Con onestà
Cristina Storer è una donna che ama i percorsi in salita. Una che non si accontenta e che ama le sfide. Quelle difficili, quelle considerate impossibili per la maggior parte di noi. In famiglia affronta il difficile percorso dell’adozione. Per ben due volte. E per seguire i suoi due bimbi decide di lasciare la dirigenza, ma bastano pochi giorni tra le mura domestiche per farla tornare sui suoi passi da manager. I suoi figli nel frattempo sono cresciuti e oggi la troviamo a capo del Commercial Programs dell’area Software per l’Emea in Rockwell Automation.
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