Promuovere il potenziale femminile. Attraverso le tecnologie
Analizziamo il binomio donne e tecnologia e ne parliamo con chi, per eccellenza, promuove il potenziale femminile attraverso la tecnologia. Roberta Cocco, Direttore Marketing Centrale di Microsoft Italia, ci lancia messaggi forti.
Continua a leggere
Il valore della conoscenza condivisa
Fiorina Facchinetti Berti, nell’ambito della World Computer Conference che si è tenuta a Milano nel settembre2008, haportato la sua testimonianza di donna che è riuscita, con le sue sole forze, a creare un’azienda, Faber System, che ha focalizzato il proprio business nella gestione documentale. Un’azienda dal Dna tecnologico, dunque. Con lei abbiamo indagato la motivazione della scarsa rappresentanza femminile nei ruoli chiave. E visto che è madre di due figli ormai grandi, le abbiamo chiesto come ha conciliato l’essere madre con le responsabilità che un percorso imprenditoriale porta con sé.
Continua a leggere
Guardarsi dentro. Con onestà
Cristina Storer è una donna che ama i percorsi in salita. Una che non si accontenta e che ama le sfide. Quelle difficili, quelle considerate impossibili per la maggior parte di noi. In famiglia affronta il difficile percorso dell’adozione. Per ben due volte. E per seguire i suoi due bimbi decide di lasciare la dirigenza, ma bastano pochi giorni tra le mura domestiche per farla tornare sui suoi passi da manager. I suoi figli nel frattempo sono cresciuti e oggi la troviamo a capo del Commercial Programs dell’area Software per l’Emea in Rockwell Automation.
Continua a leggere
Organizzarsi, liberarsi dai sensi di colpa e imparare a dire ‘no’
Cambiano gli scenari, aumenta la complessità e le organizzazioni si confrontano con nuove sfide. Le aziende devono dimostrare di essere sostenibili nel tempo, avviando percorsi di crescita che consentano di sopravvivere alle tempeste dei mercati. Una sfida anche organizzativa, in cui le donne devono poter giocare il loro ruolo. Scardinando meccanismi di potere che frenano l’innovazione organizzativa. Ma qui riaffiora prepotente il tema della conciliazione. Che si può superare solo considerandolo un problema della famiglia, della coppia, della società. E non solo un problema delle donne. Che troppo spesso, schiacciate dai sensi di colpa, rinunciano alla carriera. Privando il Paese di talenti che potrebbero invece contribuire al suo sviluppo. Dal suo osservatorio privilegiato Marella Caramazza, Direttore Generale Istud, ci racconta le tendenze in atto, le buone pratiche e, perché no, dà a tutte noi qualche consiglio.
Continua a leggere