Di Cecilia Valle
Dopo il grande successo della serie tv americana “Desperate Housewives”, tante casalinghe italiane si sono sentite ancora più disperate di quelle impersonate da bellissime attrici americane nella loro villetta con giardino e fuoristrada d’ordinanza. La perfezionista Bree, anima conservatrice e puritana della vecchia tradizione americana porta il povero marito, chirurgo stanco della routine e della perfezione maniacale della moglie alla fuga dal tetto coniugale. D’altronde per Bree Van de Kamp è decisamente più importante lo status sociale rispetto alla perdita della persona amata .
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È un problema di cultura
Flessibilità, conciliazione, supporto tecnologico. Il tema non ha una soluzione uguale per tutti. Ogni azienda è diversa e ogni organizzazione adotta i propri modelli. Certo, quando si parla di flessibilità, è necessaria, come ci spiega Costanza Amodeo di Engineering Ingegneria Informatica, una buona dose di cultura.
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Promuovere il potenziale femminile. Attraverso le tecnologie
Analizziamo il binomio donne e tecnologia e ne parliamo con chi, per eccellenza, promuove il potenziale femminile attraverso la tecnologia. Roberta Cocco, Direttore Marketing Centrale di Microsoft Italia, ci lancia messaggi forti.
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Valorizzare la diversità per raggiungere obiettivi comuni
Linda Gilli, cavaliere del lavoro e alla guida di Inaz, ci fornisce una prospettiva differente: ci introduce un tema delicato, quello normativo. Perché è affascinante parlare di potenzialità della tecnologia, di lavoro a distanza, di mobile working. Ma se quando una donna è in maternità, per legge, non può lavorare nemmeno dal computer di casa sua, allora lo scenario può complicarsi.
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