Scrive Paolo: “Concordo pienamente sul fatto che vi sia nel management un asse bipolare che vede, da una parte, un modello di comportamenti manageriali fondato su archetipi paterno/maschili e, dall’altra, un modello di comportamenti manageriali fondato su archetipi materno/femminili, riconducibili, come ho scritto in altra sezione di questo blog alle competenze dell’intelligenza emotiva mappata da Daniel Goleman. Non sono, però, sicuro che il modello materno/femminile sia necessariamente proprio del manager donna e che, simmetricamente, il modello paterno/maschile sia necessariamente proprio del manager uomo. La psiche, osserva Jung, è sempre duale”. Voi cosa dite?