Valorizzare le differenze, concentrarsi sull’inclusione di tutti coloro che potenzialmente possono dare un contributo di valore alle nostre organizzazioni rappresenta una sfida. La convivenza di etnie, lingue e culture diverse è ormai un dato di fatto: la nostra società è sempre più multietnica, multilingue e multiculturale e le nostre organizzazioni saranno sempre più lo specchio di queste pluralità e multiculturalità.
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Con un minimo di prospettiva storica, possiamo osservare come le cose sono cambiate. Non sono poi tanto lontani i tempi in cui il mondo del lavoro –il mondo che sta fuori di casa– era esclusivamente maschile. Ma allo stesso tempo, guardando al presente e al domani, è evidente un fatto: le organizzazioni funzionano in base a modelli maschili, in base a regole stabilite da un solo sesso. Questa situazione è, evidentemente, fonte di problemi. Penalizza le persone che lavorano e penalizza le organizzazioni: il non tener conto appieno di un punto di vista è rinuncia a una ricchezza, è perdita secca per tutti. Consapevolmente parlo di sesso, così come un tempo si intendeva quando nel mondo della scuola si parlava di classi miste, classi che accolgono, con parità di diritti e di doveri, studenti di ambo i sessi. Parlo di sesso e non di genere.
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Capita a fagiolo, il libro di Chiara Lupi, che racconta le donne e la loro vita spericolata alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra incombenze e soddisfazioni, scelte personali e aspirazioni professionali. Umberto Veronesi, in questa breve estate soporifera e accaldata, usa il pulpito del Corriere della Sera per magnificare le virtù femminili, addirittura ne cita i parecchi punti di forza rispetto agli uomini. E sottolinea quanto le aziende produrrebbero meglio e ne beneficerebbero in abbondanza se soltanto fossero così lungimiranti da occupare più elementi femminili, e in posizioni di maggior potere.
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Promuovere il potenziale femminile. Attraverso le tecnologie
Analizziamo il binomio donne e tecnologia e ne parliamo con chi, per eccellenza, promuove il potenziale femminile attraverso la tecnologia. Roberta Cocco, Direttore Marketing Centrale di Microsoft Italia, ci lancia messaggi forti.
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