Guadagni più di tuo marito? Le probabilità di divorzio aumentano del 50%. Il dato emerge da una ricerca condotta Marianne Bertrand, docente di economia della University of Chicago Booth School of Business. Corretto porsi il problema in un paese, gli Stati Uniti, dove è diventato normale che le donne guadagnino più dei loro mariti. Il dato investe il 24% delle coppie comprese tra i 18 e i 65 anni. Normale si, ma a che prezzo? I matrimoni diminuiscono e la ricercatrice sostiene che tra la diminuzione della celebrazione del sacro vincolo e la busta paga una relazione ci sia. L’idea insomma che un uomo deve guadagnare più di sua moglie è dura a morire. Le coppie, dati alla mano, sono molto meno felici quando a guadagnare di più è lei. Ma non finisce qui. Se lei guadagna di più – e quindi presumibilmente lavora anche di più – finisce per lavorare di più anche tra le mura domestiche. C’è qualcosa che non va. Voi come commentate questi dati?
Dopo due anni di incarico presso il dipartimento di Stato Americano, Anne-Marie Slaughter dichiara di essere stata costretta a tornare all’insegnamento universitario, non perché non amasse il suo lavoro o fosse stufa della politica, ma perché le era impossibile destreggiare la sua carica con le esigenze dei due figli teenager. Leggo la notizia sul Corriere della Sera del 23 giugno. Tre giorni dopo la presentazione del mio libro Ci vorrebbe una moglie.
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Ogni 1000 matrimoni si registrano 297 separazioni e 181 divorzi. Un bel problema per un Paese cattolico. E poi la famiglia e’ garanzia di ordine sociale. Se lasciar fare alle frecce di cupido porta effetti devastanti meglio giocare d’anticipo e fare un salto indietro nei bei vecchi tempi. Che siano mamma e papa’ a scegliere, vista la provata incapacita’ delle nuove generazioni a costruire legami stabili. L’autorevole autore della proposta pero’ ha scordato un dettaglio sostanziale per l’attuazione della salvifica proposta. Nella famiglia del terzo millennio i papà e le mamme sono già più di due, la famiglia allargata ha preso piede alla grande. Un piccolo esercito di nonne, zii, cugini e parenti acquisiti vari. Come faranno a mettersi d’accordo?
Una donna che, rieletta alla Presidenza, dedica ore e ore al trucco e parrucco per sottolineare la sua femminilità. Lei è Cristina Fernandez de Kirchner, la ‘Presidenta’ di un Paese, l’Argentina, che esibisce tassi di crescita intorno al 10%. Tra una borsa di Hermès e un tailleur Chanel ha messo a capo di ministeri per tradizione guidati da uomini delle donne, come Industria e Difesa. Anche la Presidenza della Banca Centrale è affidata a una donna.
Dopo il matrimonio omosessuale, la regolamentazione della fecondazione assistita e l’eutanasia, tra poco saranno approvati anche il divorzio breve e i contratti prematrimoniali.
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