Le giovani ricercatrici nel nostro Paese sono poche; ovvio che poi ai posti di comando non ci siano. Non e’ che si possono materializzare dal nulla. Se neanche partono difficilmente potranno arrivare. Le donne sono il 33% dei ricercatori, il 19% dei professori ordinari su 79 rettori solo 5 sono donne. Peccato, perché anche Umberto Veronesi riconosce che le donne dovendo combattere contro discriminazioni e stereotipi dimostrano costanza e impegno molto forti. Ma molte sono ancora costrette a scegliere tra lavoro e carriera, e quindi rinunciano a portare avanti la loro professione. I servizi non ci sono, difficile pensare alla famiglia, a dei figli.
Al neosindaco di Parma Federico Pizzarrotti fanno notare che, in Consiglio Comunale, ci sono poche donne. Lui replica: “Non facciamo operazioni di immagine: le donne hanno meno tempo per gli impegni pubblici. Ma la colpa è dei loro mariti”.
No comment.
Di Serena Poerio
Le donne, secondo Chiara Lupi, autrice di un libro che tratta il tema di un management femminile alla deriva, sono costantemente divise tra lavoro e famiglia, alla ricerca di un punto di equilibrio tra vita professionale e privata.
Il testo non vuole essere un manuale di vita, piuttosto un messaggio per vivere in armonia il proprio status di donna, moglie, mamma e manager.
L’obiettivo del libro è quello di proporre percorsi possibili, raccontando storie da cui prendere esempio e spunto.
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di Valentina Paternoster
Un libro diviso in due – un po’ come la vita delle donne del XXI secolo – che apre tante questioni
Titolo molto accattivante. Ma le donne sono davvero manager disperate?
E’ giusto partire dal titolo. Perché incarna lo spirito con il quale ho voluto affrontare un tema molto serio. Le donne che devono conciliare un percorso professionale o imprenditoriale con gli impegni familiari sono in difficoltà. L’importante però è evitare di piangersi addosso e affrontare i problemi con uno spirito un po’ scanzonato. Del resto questo è uno dei difetti di noi donne…ci prendiamo troppo sul serio, siamo malate di perfezionismo, piene di sensi di colpa. Un po’ di leggerezza non guasta.
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