Il lavoro è al centro del dibattito: il lavoro che non c’è, per i giovani, e il lavoro che vorrebbero, le donne, che più degli uomini faticano a conciliare le diverse dimensioni di una stessa vita. Domani cerchiamo di analizzare il fenomeno attraverso le narrazioni di tre autori che hanno analizzato il problema da punti di vista differenti. Perché differenti sono le responsabilità e, come sempre, ragionare insieme può aiutare a costruire un diverso punto di vista. Al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni.
Gli uomini e le donne, in Italia, non hanno le medesime opportunità. L’ha sancito anche il World Economic Forum, che nel report Global Gender Gap ci assegna un ‘onorevole’ 80esimo posto.
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Il 12 dicembre ci troviamo a Milano per parlare di lavoro, in particolar modo del lavoro dei giovani e delle donne. Lo spunto di riflessione parte da alcuni libri che abbiamo pubblicato e che affrontano questi temi: Viola, Ci vorrebbe una moglie e Le faremo sapere. I tre autori rifletteranno insieme con la platea di quel che è possibile fare in uno scenario, il nostro, che non sembra amico né delle donne né dei giovani. Il nostro è un Paese pieno di contraddizioni, però. Un Paese nel quale un giovane su tre non trova lavoro ma chi cerca professionalità da inserire nelle proprie unità produttive, non le trova. E’ il caso di Maurizio Marinella che, nell’intervista che abbiamo pubblicato sul nostro sito fabbricafuturo.it (http://www.fabbricafuturo.it/index.php/valorizzare-litalianita/) lancia un grido d’allarme: le nuove generazioni non si vogliono dedicare ai mestieri più legati alla nostra tradizione artigianale, preferiscono lavorare nei call center. Possibilmente diventare presto amministratori delegati. Così non si va da nessuna parte. Riflettere insieme può essere un punto di partenza.
La domanda del titolo riprende il contenuto di una trasmissione televisiva alla quale ho partecipato. Nell’ambito del progetto “Forum delle piccole e medie imprese”, la conduttrice Monica Melani organizza incontri tematici. A discutere di questo tema con me c’erano l’avvocato Vittorio Provera dello studio legale Trifirò&Partners e Paola Codecasa, responsabile dell’ufficio gestione risorse umane del Gruppo Zucchetti. Di seguito la programmazione delle messe in onda.