Bella domanda. Scrivo queste righe il giorno della festa della mamma e siccome i miei figli non si sognano più da tempo di venirmi a salutare al mattino per festeggiarmi (succedeva ai tempi dell’asilo, quando mostravano la loro gratitudine portando a casa lavoretti improbabili che ero costretta a esporre per qualche tempo) mi pongo qualche quesito sull’attenzione, non già dei miei figli verso di me, ma delle istituzioni italiane verso le mamme. Quelle che lavorano, e quelle che no.
Continua a leggere
Aprire alla diversità. Per portare idee nuove in azienda
Come mai, ai vertici, le donne sono poco rappresentate?
Credo non sia un problema di discriminazione, quanto di scelta. Se vuole ricoprire posizioni professionali di un certo livello, una donna con famiglia si trova a dover fare delle rinunce. Non può pensare di ricoprire alte cariche in azienda e, contemporaneamente, avere tanto tempo da dedicare alla sfera privata. Per questo, tante donne decidono di sacrificare la carriera. Non è un problema né di discriminazione, né di maschilismo, né tantomeno di competizione tra donne: è un problema di scelta, molto spesso forzata.
Continua a leggere
Liberarsi dagli schemi mentali del passato
Perché in Italia le donne non siedono al posto di comando?
Ci sono due motivi principali per cui oggi non si trovano molte donne al comando in campo aziendale o nella Pubblica Amministrazione. La carenza di tempo e la scarsissima qualità dei servizi pubblici e privati. Questi due elementi sono tra di loro collegati. Infatti, oggi la cattiva qualità dei servizi determina il fatto che essi siano estremamente time consuming.
Continua a leggere
“Figli: una donna su tre non ritorna al lavoro”, “Culla e ufficio in conflitto”, “Mamme manager: rientro difficile in un caso su due”. Questi sono solo alcuni dei titoli comparsi recentemente sui nostri quotidiani. L’argomento viene trattato con assiduità; significa che non è più rimandabile. Quando andavamo a scuola, a fine anno, ci scattavano la foto di classe. Ora che siamo cresciuti, è l’Istat che ogni anno fotografa come siamo diventati. E, nella foto di quest’anno, i sorrisi sembrano un po’ sfocati.
Continua a leggere