Il 2014 è l’anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e familiare.
Il 2014 è l’anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e familiare.
Scritto da admin971 il . Pausa caffè.
Gli uomini e le donne, in Italia, non hanno le medesime opportunità. L’ha sancito anche il World Economic Forum, che nel report Global Gender Gap ci assegna un ‘onorevole’ 80esimo posto.
Scritto da admin971 il . Recensioni.
La vita delle donne manager è durissima. Certamente, lo è più di quella degli uomini nelle stesse posizioni. L’avventura di una carriera al femminile pare spesso una ‘mission impossible’ e, quando arriva il momento di dedicarsi anche a un progetto familiare, molte donne ridimensionano i propri obiettivi professionali, non vedendo una soluzione alle difficoltà organizzative imposte dalle incombenze extra-lavorative. Perché tocca alle donne questa rinuncia? Questione culturale, retaggio di un passato che si trascina pesantemente nel nostro presente e condiziona molte di noi, tra sensi di colpa e mancanza di alternative, che costringono a sacrificare una parte importante della nostra vita. Ma qualche storia a lieto fine la conosciamo e vogliamo raccontarvela, sperando che sia d’ispirazione per tutti coloro che il problema non se lo sono posto, o che lo definiscono ‘superato’.
Scritto da admin971 il . Pausa caffè.
Dal 12 agosto e’ scattato l’obbligo. Nei CdA delle società pubbliche e di quelle quotate in borsa la componente femminile deve salire al 33%. Un lavoro impegnativo, le aziende in regola sono poche ma l’adeguamento e’ d’obbligo, pena lo scioglimento del consiglio d’amministrazione. Cosa succede per chi non si adegua? Per le aziende private, in seguito a un primo richiamo a distanza di tre mesi scatta la sanzione economica, da 100 mila a un milione di euro, dopo 4 mesi e’ previsto lo scioglimento del CdA. Per le società pubbliche non e’ prevista una sanzione economica, ma dopo un primo richiamo verra’ sciolto il consiglio. Alla Consob il compito di controllare le società quotate mentre quelle pubbliche verranno vigilate dal Ministero delle Pari Opportunità. Una legge che incide sulla cultura perché prevede l’effettiva partecipazione delle donne. Vedremo.
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