Lo scorso 18 luglio è entrata in vigore la riforma del mercato del lavoro. Cosa cambia per le donne? In sintesi, si contrastano le dimissioni in bianco, si introduce il congedo di paternità e le società controllate da amministrazioni pubbliche devono garantire una percentuale di quote rosa (un terzo). E’ previsto anche uno sgravio contributivo del 50% per assunzioni di donne effettuate dal primo gennaio 2013 che rispettino i seguenti criteri: donne di qualsiasi età, che non abbiano un impiego retribuito da almeno sei mesi e siano residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi strutturali dell’Unione Europea e donne di qualsiasi età, indipendentemente dalla regione di residenza, che non abbiano un impiego retribuito da almeno 24 mesi. Lo sconto sui contributi viene applicato per 12 mesi per i contratti a termine e per 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato, o nel caso di trasformazione del contratto. Il tema della riforma del lavoro merita di uno spazio di riflessione. Ne parleremo il prossimo 17 settembre nel corso di un confronto che abbiamo organizzato con il senatore Pietro Ichino a Milano. A questo link http://www.este.it/res/convegno_edizione/eid/84/zid/129/p/ trovate i dettagli dell’evento. Vi aspettiamo.