Servizi per l’Amministrazione e la gestione del personale. Questo fa la società bresciana Intelco. Ma cosa significa, oggi, anche alla luce della riforma Fornero amministrare e gestire il personale? Chi guida l’azienda si interroga, al di là della quotidianità del business, e organizza un evento dedicato a lavoro, mercato e risorse umane. Ospiti due direttori del personale, Maria Chiara Franceschetti di Gefran e Paola Agnese Crespi della Casa di Cura Ancelle della Carità – due donne, niente succede per caso – e Oscar Giannino.
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Scrive Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia alla Camera, sul numero 30 del settimanale Oggi dove condivide con Michelle Hunziker la rubrica ‘Doppia Difesa’, in risposta al messaggio di una lettrice: “Per una donna che voglia almeno tentare di coniugare lavoro e famiglia è fondamentale avere accanto qualcuno disposto a dividere non solo le gioie ma anche le fatiche che i figli portano con sé e che sia capace di vivere il supporto alla carriera della sua compagna non come una concessione ma come il giusto riconoscimento alla sua individualità. Una equa distribuzione delle incombenze all’interno del nucleo familiare è insomma a mio avviso il primo, imprescindibile passo: le consiglio di partire da lì, dalla scelta di qualcuno che la ami e la rispetti al punto da capire i suoi desideri e da aiutarla a non dover scegliere. E le segnalo un libro uscito da poco, si intitola Ci vorrebbe una moglie…”.
“Non basta essere genitori per istinto, per scelta, per amore. Il vero lavoro inizia dopo” leggo in un articolo a commento dell’iniziativa promossa da David Cameron a sostegno dei genitori, che Oltremanica ha scatenato pareri opposti. Credo ci siano analogie tra l’essere genitori e l’essere leader. In entrambi i casi bisogna essere capaci di far crescere le persone sapendo individuare e valorizzare le capacità.
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Già, il senso. Ha senso raccontare da dove vengo per capire l’atteggiamento verso la vita, il lavoro, le relazioni. Mio padre, già quarant’anni fa mi ripeteva che i confini non hanno senso, che il mondo è grande, che le opportunità bisogna andarsele a cercare. Mi diceva anche dovevo sempre pormi in una situazione di vantaggio, che dovevo poter essere libera di scegliere. Ma che per farlo avrei dovuto studiare, lavorare tanto. Lui voleva un figlio maschio, mi diceva sempre che se fosse nato un maschio l’avrebbe chiamato Paolo.
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