I supereroi al femminile sono altrettanto efficaci nel salvare vite e combattere il male tanto quanto i loro colleghi maschi. Nessuno infatti ha mai messo in dubbio le capacità o la forza di eroine del calibro di Wonder Woman e Catwoman, e tutti sanno che queste possono essere invocate per risolvere situazioni di difficoltà. Il tema è ancor più dibattuto nel settore della tecnologia. Per questo abbiamo chiesto un parere a tre donne che hanno ruoli di responsabilità in un’azienda che si occupa di sicurezza informatica e che noi conosciamo molto bene, Check Point. Si tratta di Marie Hatter e Dorit Dor, senior executive e Raffaella Zilli, Distribution Manager di Check Point Software Italia.
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di Norman di Lieto
1) Dott.ssa Lupi, in Italia è davvero così complicato conciliare l’attività professionale con quella di mamma ?
Il problema della conciliazione rimanda a un equivoco di fondo, irrisolto, del nostro Paese. In Italia tutto ciò che riguarda i servizi all’infanzia viene considerato un aiuto per la donna che lavora. In realtà questi servizi non devono essere percepiti come aiuti alle donne ma alle famiglie, questo il problema. Perché la cura dei figli deve ricadere sotto la responsabilità delle famiglie, non solo delle madri. Mentre invece ricorre il pensiero che le madri vadano aiutate. Certo che hanno bisogno d’aiuto, ma è necessario cambiare logica: servono politiche che sostengano il nucleo familiare.
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La volontà di mettersi in gioco
Curiosità, grinta e tanta voglia di fare. Questi gli ingredienti giusti per realizzare un percorso di carriera. Perché, come si dice, il proprio destino, ce lo si deve un po’ costruire. Le aziende danno delle opportunità, ma sta a noi saperle individuare, e cogliere. E allargare i nostri orizzonti. Emilia Sarno, che dallo scorso anno gestisce le attività di Public Relation e ufficio stampa e il coordinamento delle attività di comunicazione esterna e interna di EMC Italia, ci racconta il suo percorso, dalla laurea conseguita presso l’Università di Salerno al recente impiego in una multinazionale tecnologica. E a tutte le donne lancia un messaggio forte: non è accettabile che altri decidano per noi. Imponendoci scelte inutilmente penalizzanti.
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